Il Corano presenta la filosofia del digiuno come pratica di pietà o Taqwa. Taqwa è una forma di forza spirituale e resilienza interiore che protegge una persona dai pericoli dei vizi, dei desideri eccessivi e dalle influenze esterne.
Il digiuno è una pratica presente in tutte le religioni divine e in alcune religioni non divine, e non è un'esclusiva dell'Islam. Ad esempio i sabei digiunano per trenta giorni in rispetto della luna. Induisti e buddisti hanno le loro pratiche di digiuno uniche, e la Gente del Libro (ebrei e cristiani) osservano i loro digiuni obbligatori e raccomandati, che possono durare fino a 25 giorni.
I benefici del digiuno sono stati riconosciuti da tempo da vari popoli e nazioni, motivo per cui vediamo il digiuno presente in diverse culture e religioni.
Il Corano parla della filosofia del digiuno: “O credenti, il digiuno è diventato obbligatorio per voi come lo era per i popoli prima di voi, affinché possiate temere Dio” (Surah Al-Baqarah, versetto 183). Questo passo introduce la filosofia del digiuno come mezzo per raggiungere la pietà o Taqwa. Taqwa rappresenta l'autocontrollo di una persona di fronte a cose che la danneggiano e ne offuscano la dignità. È una forma di forza spirituale e resilienza interiore che protegge una persona dai pericoli del vizio, del desiderio eccessivo e dalle influenze esterne. La taqwa è una virtù morale che va di pari passo con il timore di Dio.
Quando qualcuno ascolta la chiamata di Dio ad astenersi dal mangiare, dal bere e dall'attività sessuale, diventa naturalmente più obbediente nel rispondere alla chiamata di Dio di evitare i peccati e i vizi. Una persona del genere può facilmente controllare il proprio ego ed evitare di perseguire vanità e interessi senza valore. Una persona del genere ha una grande forza spirituale.
In un altro versetto del Corano viene sottolineato il concetto di “pazienza”: “O credenti, aiutatevi (nei vostri affari) con pazienza e preghiera; Dio è con coloro che sono pazienti” (Surah Al-Baqarah, versetto 153).
Nelle interpretazioni coraniche, in questo passo il Corano per pazienza intende il digiuno. Questo perché il digiuno è uno dei modi migliori per coltivare la pazienza e la resistenza negli esseri umani. Tale pazienza è necessaria in tutti gli aspetti della vita, soprattutto durante le difficoltà e le sfide.
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